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Questo numero speciale di Zeta è un omaggio a Mary Caponegro. Non c'è sede più idonea di una rivista su testo e immagine per discutere e divagare sulla spiccata vocazione intermediale della scrittura di quest'autrice. Attorno a questa raccolta abbiamo riunito saggisti accreditati, prosatori sodali, autori di schegge memoriali e di stralci di dissertazione, nel comune intento di mettere in luce i diversi aspetti di una scrittura lirica, ritmica e inconsueta, fatta di ripiegamenti pensosi, di allegoriche tortuosità, di misteriosi incidenti e di inattese illuminazioni. Le interpretazioni della critica di genere, etnica e psicoanalitica tentano di volta in volta una via d'accesso privilegiata a quest'opera, la quale, tuttavia, resta aperta anche alle sottili incursioni filologiche degli studiosi di "metafiction", più abituati a muoversi lungo percorsi mitopoietici più impliciti che fanno appello all'erudizione di un lettore forte e iniziato. Prefazione di Mary Caponegro. Introduzione di Chénetier Marc.